Ha finalmente un nome l’autista del veicolo che, il 27 novembre scorso, ha investito a Vetralla il signor Mario COSTANTINI cagionandone la morte. Erano circa le cinque del pomeriggio quando la pattuglia della locale Stazione Carabinieri ha raggiunto il luogo dell’incidente che, purtroppo, come è risultato subito evidente, è stato fatale per l’anziano uomo.
Le indagini dei carabinieri sono iniziate immediatamente con la visione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza del comune le cui telecamere, tuttavia, assicurano una copertura limitata del tratto di strada interessato.
Il passo successivo, reso possibile dalla profonda conoscenza del territorio e della popolazione, ha consentito di procedere speditamente verso la soluzione del caso: un cittadino ha fornito le riprese decisive. L’accurata analisi degli elementi acquisiti ha consentito agli inquirenti di ricostruire la dinamica del sinistro e dedurre, inoltre, che il mezzo coinvolto nel sinistro era probabilmente un camion o un furgone.
La svolta decisiva è arrivata nel momento in cui i Carabinieri, mediante l’utilizzo di tecniche investigative telematiche, hanno esaminato i dati dei segnali GPS inviati dai veicoli in transito nel luogo e nell’orario dell’incidente.
Grazie a un lungo lavoro di verifica, gli investigatori hanno individuato il furgone, del tipo per consegne a domicilio, e conseguentemente l’autista che proprio oggi è stato sottoposto ad interrogatorio dall’A.G. per chiarire la dinamica dell’incidente.
Le attività svolte dalla Stazione dei Carabinieri di Vetralla rappresentano un chiaro esempio di come la conoscenza del territorio, delle dinamiche locali e il dialogo con la comunità, nonché la combinazione tra intuizione investigativa e moderne tecnologie, oggigiorno consento di assicurare alla giustizia i responsabili dei reati di tale gravità con sempre maggiore frequenza.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.